“Anna, quella piccola stella che brilla sulle sponde del Trasimeno”
Nascite in pandemia…..
La storia a lieto fine di Anna, nata, suo malgrado, in tempo di pandemia raccontata da una mamma; un arcobaleno di felicità in un momento tanto complesso.
da: “Il Messaggero” – 19 Aprile 2020 – Vai all’articolo originale
“L’esigenza di scrivere queste righe ha radici lontane, ed ora che mi trovo con in braccio il nostro gioiello è giunto il momento.
Alla nascita di Anna si è arrivati seguendo un percorso travagliato, circa un anno e mezzo fa ci siamo trovati davanti alla realtà che il nostro desiderio di allargare la famiglia non sarebbe stato scontato. I nostri medici di famiglia e la mia ginecologa dottoressa Lucia Cardinali ed il dottor Sandro Pinaglia, entrambi medici oltre la semplice professione, consigliano di affidarci al centro di fertilità dell’ospedale di Perugia e così abbiamo scoperto un mondo sconosciuto ai più ma frequentatissimo, un centro all’avanguardia di livello nazionale.
Non sapevamo bene cosa ci aspettasse, ma il dottor Brusco che ci prende in carico ci chiarisce senza troppi giri di parole il percorso che avremo davanti, niente di romantico o sognante, un percorso medicalizzato finalizzato alla procreazione attraverso vari step. Usciamo da lì storditi, ora l’idea di avere un figlio, la cosa più naturale e fisiologica del mondo si stava trasformando in un percorso medico; bisogna essere forti e determinati per accettare ed intraprendere queste realtà altrimenti si rischia di buttare all’aria relazioni, matrimoni e sogni. Erano i giorni in cui scoppiava lo scandalo della sanità umbra ed erano i giorni in cui noi scoprivamo un’eccellenza, gratuita, aperta a tutti, e non mi capacitavo, perché senz’altro chiunque sia stato e sia ancora oggi convinto del fallimento della sanità umbra non ne ha mai avuto a che fare né, tanto meno, ha potuto paragonarla ad altre realtà. Intanto passano i mesi tra analisi e primi tentativi non andati a buon fine, la scoperta di avere entrambe le tube chiuse ma grazie alla bravura, competenza e professionalità del dottor Brusco riusciamo a risolvere anche questo. Era giugno 2019 e ancora una volta sembrava di aver fatto un altro buco nell’acqua e già si cominciava a pensare allo step successivo, ma nel frattempo uno strano ritardo non ci permette di poter pianificare le date, sarà il primo caldo, lo stress, gli ormoni… ed invece il 10 luglio arriva l’inaspettata notizia: sono incinta!!
Siamo stati fortunati, perché è bastato risolvere il problema delle tube per poter concepire la nostra principessa, ma non è così per tutti, per molti ci vogliono anni!
La gravidanza procede splendidamente un tale stato di grazia che vorrei riviverne altre 100! Sono stati mesi meravigliosi seppur tra mille paure e preoccupazioni, Anna si rivela sin da subito una guerriera e mese dopo mese cresce e si fa spazio dentro di me. Il tempo vola e noi ci prepariamo ad accogliere la nostra piccola nel migliore dei modi. Partecipiamo ad un corso di preparazione al parto che merita altrettanti elogi, un team di ostetriche dedite a preparare fattivamente i futuri genitori all’arrivo dei loro cuccioli (come amano chiamare i neonati) ma soprattutto offrendo un servizio, ancora una volta gratuito perché erogato dalla USL di Magione, di assistenza nel post parto che rappresenta senza dubbio il momento più delicato dell’arrivo di un figlio.
Sandro vuole assistere al parto e per me è fondamentale perché non nego che è il momento che mi spaventa di più.
Non stiamo più nella pelle, a breve conosceremo Anna, e poi ci aspetterà un periodo bellissimo, andiamo incontro alla primavera, fantastichiamo già di passeggiate lungolago, tramonti e aria pura.
Data presunta del parto 8 marzo 2020, ma nel frattempo qualcosa di inimmaginabile sta succedendo nel mondo, è il covid-19 che è arrivato in Italia, non ci rendiamo conto di quello che sta capitando, è una pandemia, la peste raccontata dal Manzoni trasportata nel 2020. Gli ingressi in ospedale sono contingentati già per fare i tracciati, ci atteniamo scrupolosamente a tutte le prescrizioni, ma la bimba non ha nessuna intenzione di muoversi da lì e non possiamo darle torto, fuori il mondo si sta trasformando giorno per giorno in una realtà che neanche la più fervida immaginazione avrebbe potuto prevedere.
Intanto mi confermano il ricovero programmato per il 16.03, solo che 48 ore prima ci comunicano le nuove disposizioni: il papà non potrà assistere al parto né essere presente in reparto se non per un ora al giorno! È tutto necessario per garantire la sicurezza nostra dei bambini e del personale sanitario, la situazione nel nord dell’Italia è drammatica e qui si sta facendo di tutto per evitare il peggio. È stata una doccia fredda, dover affrontare da sola qualcosa di ancora sconosciuto, qualcosa che mi spaventa; non è stato facile da digerire, neanche per Sandro che aveva partecipato a tutti gli incontri del corso pre-parto ed era preparatissimo, ma dopo una fase di sconforto abbiamo razionalizzato e ci siamo fatti forza. Così lunedì mattina sono entrata in reparto con il mio carico di paure, ansie ma anche emozione e irrequietezza per il grande evento, ma una cosa ci tranquillizzava la totale fiducia nel personale tutto, eravamo sicuri che avrebbero fatto di tutto per rendere questa situazione paradossale il più umana possibile. Ed effettivamente è stato esattamente così, Annina continua a non voler nascere così ci sono voluti due tentativi prima di poterla convincere, il martedì Sandro mi ha potuto assistere dalla finestra, tra una contrazione e l’altra parlavamo al telefono e potevamo vederci dalla finestra, all’interno mi assisteva Giulia un’ostetrica meravigliosa che ha fatto di tutto per alleviarmi i dolori e non farmi sentire sola, ma il martedì non piaceva ad Anna come giorno di nascita e quindi siamo passati direttamente al mercoledì mattina. Dopo una bella dormita rigenerante mi comunicano il trasferimento direttamente in sala parto dove mi indurranno nuovamente il parto. Non mi aspettavo tutto così immediato, speravo di poter fare il travaglio in camera in modo da avere Sandro almeno dalla finestra ma ormai siamo in ballo e balliamo, avviso Sandro con un mix di paura ed emozione, mi viene da piangere ma mi faccio forza, la buona notizia è che ci sara ancora una volta Giulia ad assistermi e questo mi tranquillizza perché mi sento a mio agio con lei, preparo lo zaino con tutta la roba per il travaglio e il primo cambio per Anna, ormai è certo oggi ci conosceremo! C’è voluta tutta la giornata, per me è stata lunghissima ma non posso immaginare cosa sia stato per Sandro, anche lui da solo nei corridoi deserti dell’ospedale con solo uno sporadico contatto telefonico con me per aggiornarlo delle evoluzioni che sono riuscita a mantenere finché ne ho avuto la forza. È stato lungo e difficile ma è stata l’esperienza più forte e incredibilmente assurda che abbia mai vissuto e che credo mai rivivrò. Ma quando alle 18.49 con quella ultima spinta è venuta fuori lei, bellissima, rosa in volto con una pelle liscissima ed una voce da leonessa non ci potevo credere potevo solo piangere dalla gioia insieme al papà che dall’altro capo del telefono piangeva con me. Tutto questo è stato possibile solo grazie al dottor Brusco in primis che ha dato il là a questa fantastica storia d’ amore ed a tutto la staff della maternità dell’ospedale Santa Maria della Misericordia e della sala parto: le ostetriche Giulia e Michela che sono state letteralmente i miei angeli custodi, la Dottoressa Giannone bravissima in tutta la gestione di un parto non semplice e dei miei momenti di sconforto, ma bravissima anche la caposala e tutto il personale che ha partecipato al mio parto; tutto il personale del reparto di ostetricia e ginecologia: medici, infermieri, specializzandi, ostetriche, e spero di non dimenticare nessuno perché ognuno di loro fa un lavoro meraviglioso!
E quindi grazie, grazie e ancora grazie alla sanità umbra per tutto quello che ha fatto per noi per permetterci si essere qui e ora con la nostra piccola in braccio anche nell’emergenza covid-19: avremo tantissime cose da raccontare alla nostra Anna.”
La vita segue il suo corso, nonostante la pandemia…..