E’ d’obbligo fare una precisazione: consultando il web può capitare di trovare un articolo di ormai più di 10 anni fa che è da ritenersi lesivo nei miei confronti; tale articolo (la Nazione Perugia del 10 febbraio 2009) si riferisce ad un mio rinvio a giudizio per il quale sono stato successivamente assolto per non aver commesso il fatto.
La stessa testata il 5 dicembre 2012 riportava un trafiletto relativo alla mia assoluzione e qui lo riporto integralmente.
Naturalmente il secondo articolo sul web non compare, o se compare è molto più indietro nelle pagine di ricerca.
http://www.studiobruscoperugia.it/neonato-morto-assolto-il-ginecologo/
IL PROCESSO <<NON HA COMMESSO IL FATTO>>, LA SENTENZA DOPO SEI ANNI
Neonato morto, assolto il ginecologo Brusco
IL GIUDICE Daniele Cenci del tribunale di Perugia ha assolto “per non aver commesso il fatto” il ginecologo Gianfrancesco Brusco che era stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di un neonato, morto ancor prima di venire alla luce. I giudici hanno così riconosciuto l’estraneità agli addebiti del medico che, difeso dall’ avvocato Marco Brusco, aveva sempre sostenuto la correttezza del proprio operato. In particolare al ginecologo era stato contestato l’omesso monitoraggio glicemico della madre e quello elettronico continuo del feto, nonché di non aver svolto il taglio cesareo. Il tribunale – al termine di un processo durato sei anni – ha però stabilito l’estraneità all’accusa del ginecologo assolvendolo con formula piena. “Viva soddisfazione” per la sentenza è stata espressa dal legale. “Dopo una lunga istruttoria dibattimentale – ha detto – è stata acclarata l’assoluta correttezza dell’operato del mio assistito. Il pensiero va, comunque, anche alla madre e al padre che hanno assistito a tutte le udienze mantenendo sempre un comportamento civile e composto”.